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Internazionalizzazione per le organizzazioni di volontariato

Perché internazionalizzare?

Attualmente, il fenomeno della globalizzazione riguarda numerose imprese in tutto il mondo. Questa nuova realtà mette in discussione i tradizionali processi di produzione e commercializzazione, e la continua ricerca di modelli maggiormente produttivi ed efficienti conduce inevitabilmente all’apertura ai mercati internazionali. La globalizzazione tuttavia non influenza soltanto imprese e affari commerciali: anche le organizzazioni senza scopo di lucro e altri tipi di associazioni si trovano ad affrontare sfide analoghe, a ricercare migliori modalità di comunicazione e ad aumentare la propria efficienza ed efficacia, a prescindere dagli obiettivi o dagli ambiti specifici.

Questo tipo di organizzazioni ha assunto un’importanza crescente nell’ultimo decennio. Nella maggior parte dei casi questo sviluppo si è fondato unicamente su fattori sociali, ma, allo stesso tempo, queste organizzazioni non profit sono soggette a una crescente pressione economica, poiché i finanziatori richiedono maggiore efficienza nell’uso delle risorse e maggiore trasparenza nella gestione finanziaria. In altri termini, questo tipo di attività, pur essendo senza scopo di lucro, devono svolgersi nel modo più efficiente possibile al fine di garantire un impiego corretto delle risorse fornite.

Una gestione efficiente dei fondi e delle altre risorse donate a un’organizzazione può essere contribuire inoltre ad aumentare il prestigio e l’importanza dell’organizzazione all’interno della società. Ciò rappresenta un elemento cruciale per attirare più finanziatori e più risorse, riducendo quindi la dipendenza della maggior parte delle organizzazioni da fondi e finanziamenti pubblici.

Foto di Perry Grone in Unsplash

Alla luce di questo affermato, perché avviare un processo di internazionalizzazione? È possibile sintetizzare quanto finora spiegato come segue:

  • Per ottenere visibilità internazionale, promuovendo gli obiettivi dell’organizzazione nella società.
  • Per aumentare il numero di potenziali finanziatori e il loro coinvolgimento a favore dell’organizzazione e dei suoi scopi.
  • Per aumentare l’impatto dell’organizzazione, raggiungendo un numero più ampio di persone in altri Paesi in un contesto internazionale.
  • Per entrare in contatto con altre associazioni e organizzazione con obiettivi e finalità analoghi (costruendo una rete), pertanto stabilendo rapporti di collaborazione.
  • Per aumentare la potenziale entità dei fondi e delle altre risorse.
  • Per migliorare la redditività nell’uso di questi fondi e risorse.
  • Per acquisire prestigio e riconoscimento
  • Per ridurre i costi.

Come si vedrà in seguito, l’internazionalizzazione comporta numerosi benefici, ma anche alcuni rischi. Questo è uno dei temi più importanti da affrontare nella scelta di operare a livello internazionale, che sarà discusso in maggiore dettaglio dell’unità “Benefici e rischi dell’internazionalizzazione”.