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- Introduzione
- Definizione di internazionalizzazione
- Perché internazionalizzare?
- Quali soggetti traggono beneficio dall’internazionalizzazione?
- Quali sono i motivi principali per cui le organizzazioni di volontariato attuano processi di internazionalizzazione?
- Creare rapporti di collaborazione strategici
- Esempi di organizzazioni di volontariato che hanno attuato processi di internazionalizzazione.
- Benefici e rischi dell’internazionalizzazione
- Effettuare un’analisi SWOT
- Scelta del Paese in cui operare
- Strategia multidomestica
- Strategia globale
- Strategia transnazionale
- Analisi comparativa
- Quiz
- Riferimenti esterni
Creare rapporti di collaborazione strategici
Finora si è parlato a lungo della creazione di rapporti di collaborazione e della sua importanza per l’internazionalizzazione. Si pone ora la domanda: come creare dal nulla un rapporto di collaborazione?
Innanzitutto è necessario identificare e ricercare potenziali partner per il proprio progetto. È possibile effettuare una ricerca a livello locale oppure avvalersi di strumenti come LinkedIn o Google per individuare organizzazioni affini, consulenti legali, altre ONG ecc., a seconda delle proprie necessità o interessi. In ogni caso, è della massima importanza stabilire il primo contatto con i potenziali partner, esponendo il proprio progetto. Può sembrare un compito difficile e gravoso, ma in realtà rappresenta il punto di partenza più semplice e rapido per creare una rete di relazioni. Successivamente, sarebbe auspicabile organizzare una riunione per discutere insieme le idee e rispondere a domande relative al progetto.
Nella costruzione di rapporti di collaborazione, è essenziale tenere in considerazione il punto di vista del proprio partner: trarrà beneficio dalla collaborazione? In generale, è interessato a partecipare al progetto? È necessario selezionare i partner più adatti per l’organizzazione e il progetto che si intende avviare, poiché questo tipo di collaborazioni sarà duraturo e apporterà risultati considerevoli a entrambi i soggetti.
Un altro punto essenziale consiste nel comprendere che i partner coinvolti dovranno iniziare a lavorare insieme, in collaborazione, e non più autonomamente: ciò significa stilare agende comuni, condividere progetti di lavoro, scadenze e impegni. Infine sarebbe ideale un follow-up dello stato del progetto e del rapporto di collaborazione stesso. In particolare, l’opzione migliore per questo tipo di progetti è rappresentata da un piano di controllo della qualità.