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Intercultural communication in transnational work

Ostacoli della comunicazione interculturale

Nel caso in cui la cultura è alla base del conflitto, è il comportamento culturale di almeno uno degli interlocutori a mettere a disagio, irritare o addirittura offendere l’altra parte, determinando così una reazione emotiva (Barmeyer, 2012, 34).

Il conflitto interculturale “è definito […] come l’incompatibilità percepita e/o reale di valori, aspettative, processi o risultati tra due o più parti provenienti da due o più culture su questioni di natura sostanziale e/o relazionale” (Ting-Toomey, 1994, 360). Non tutte le situazioni di errata comunicazione interculturale portano necessariamente un conflitto; tuttavia, fraintendimenti non chiariti possono trasformarsi, a lungo termine, in un conflitto di natura interpersonale (Ting-Toomey, 1994, 360). Secondo Barmeyer (2012, 34), contrariamente ai conflitti intraculturali, quelli interculturali sono frequentemente caratterizzati, almeno inizialmente, dalla volontà e dalla propensione dei soggetti coinvolti a comunicare. Vale a dire i soggetti coinvolti non evitano di comunicare. Al contrario, in molti casi essi comunicano, ma in modo “intuitivo”, secondo le proprie abitudini di comunicazione e senza la consapevolezza degli elementi che in una tale situazione possono portare a un conflitto.

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